10 giugno
Partenza
dall'aeroporto Marconi alle 6:15, non troppo agitata ma con la consapevolezza
del fantastico viaggio che finalmente stava per iniziare!
Ore e ore e ancora
ore tra lo scalo a Francoforte e il viaggio fino a Boston, cosa dire di questo
primo viaggio intercontinentale… lungo, cibo da amanti dell'Italia ma non
ITALIANI, ma tutto sommato è passata.
Primo impatto con
gli americani… la dogana e un simpatico ometto che mi chiedeva il
"police" poi finalmente il sole l'aria e la terra di una altro
continente… Okay inizialmente nulla di che, una fermata di un autobus una
metropolitana…
Ma poi si inizia a
far caso ai particolari, gente di tutte le nazionalità che viaggia accanto
sullo stesso treno e parla la stessa lingua e si propone di aiutarti quando ti
vende in difficoltà nello scegliere quale linea arriva più vicino a casa. E ti
accorgi che quello che hai pensato per una vita che siamo dannatamente tutti
uguali, qui è messo in pratica!!
Scesi dalla metro la
città cambia le case cambiano, legno tanto legno.. Tante belle casine di legno
stile romantico, tanti fiori tanto verde intorno ad ognuna..
La casa, la
"nostra", bizzarra molto colorata un po' eccentrica, se si può dire
di una casa! Con un gattone arancio che non sembra aver voglia di muoversi, la
ragazza che ci ha accolti Phebe, una tipetta magrina con le gambe graffiate dai
suoi giri in bici, la sua capigliatura rosa la estrania da una casa che sembra
molto più in stile latineggiante, come i veri padroni di casa.
Una passeggiata ci
porta a scoprire una Sommerville molto colorata e fiorita e scopriamo
piacevolmente che non esistono mozziconi di sigaretta sui marciapiedi… sarà un
caso??? Lo scopriremo!!
Dopo un giretto alla
ricerca di una market, come lo intendiamo in Italia, troviamo un negozietto
pakistano e compriamo due profumatissimi mango e delle patatine. Prima di
fiondarci nel piccolo letto altissimo ceniamo da veri Americani alle 18 con un
insalata di pollo.
11 giugno
5:19 occhi aperti e
ancora voglia di dormire, 5:27 ok il jetlag ha la meglio.. Colazione con due
super dolcissimi mango, mai mangiato un mango così squisito.
Ore 7; in strada zaino in spalla e macchina
fotografica al collo.. E via che sia alla scoperta di una Boston che si è
dimostrata una bellissima città, signorile, elegante e davvero piena di verde!
Decidiamo come da
programma di seguire la Freedom Trail una strada rossa di 4 chilometri circa
che ti fa abbracciare il loro attaccamento alla liberà di tutti.
Tanti cimiteri per
ricordare i caduti, che hanno lottato per la libertà. A ricordarli non un
cimitero triste e spaventoso, ma un
giardino fresco arioso con qualche lapide qua e la… disposte a volte in file a
volte un po' a caso.
E poi c'è la statua
di Franklin, altro paladino della storia Americana!!
Sempre seguendo il
cammino rosso che ci porta per boston, abbiamo trovato un mercato coperto
spettacolare, un insieme di culture culinarie da far rabbrividire Gordon..
Tanti piccoli stand sulla destra e sulla sinistra che riempivano quel
lunghissimo mercato di profumi sconosciuti, di terre lontane e anche profumi di
casa… (sorvoliamo sulla cucina italiana.. Tortellini alla Alfredo.. Visti da un
Emiliana… un brivido freddo mi ha percorso la schiena)
Dopo di che abbiamo
proseguito, mi sentivo un po' Doroty daltonica, e superato un lunghissimo
ponte; (dal quale inoltre abbiamo visto la fabbrica della Converse) siamo
giunti alla parte delle barche (ok questa parte il mio cervello l'ha un po'
saltata.. La fame iniziava ad avere la meglio).. Cerano delle barche vere,
usate non mi ricordo per cosa e non voglio googolare.
Poi siamo andati
dritti dritti al Bunker Hill un obelisco enorme costruito e poi usato anche per
nascondere i ribelli e patrioti (la fame.. Una brutta bastia)
Poi finalmente
cibo.. Un insalatina!!
Dato che con il
pancino pieno si ragiona meglio, siamo andati a vedere una chiesa, Trinity
Church, ma siamo arrivati tardi, quindi passeggiata (sapete eravamo solo a 13
km dovevamo fare cifra tonda) poi casa, doccia e cena con del pane e burro
d'arachidi… Pranzo leggero salutista, cena da panzone goloso!!
Con un totale di 16
km abbondanti, le caviglie in fiamme, l'abbronzatura da muratore e tante
emozioni me ne vado a nanna!!
Bel racconto e belle foto...
RispondiEliminaAttendo il resto :)
Maira
PS. So che sei in vacanza, ma non vedo la barra per l'informativa sui cookie... Non voglio fare la guastafeste ma dovresti adeguarti se trovi un attimo di tempo, oppure rendere privato il blog fino al tuo ritorno...
So che è una brutta notizia, ma si rischia parecchio a quanto pare...